Fasi di vita del cane

Le fasi di vita del cane: dalla gestazione all’età adulta, un processo di maturazione fisica e caratteriale complesso ed affascinante. Importante conoscere le varie fasi per gestirle al meglio con il proprio amico, limitando danni ed errori che possono essere permanenti a seconda delle fasi.

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Prenatale

Come dice la parola stessa prima della nascita; è stato dimostrato che l’apprendimento comincia quando ancora i cuccioli sono nell’utero della madre. Il feto può percepire stimoli sonori, tattili e gustativi, inoltre può sentire il livello di stress della madre.

Il periodo prenatale è ancora poco studiato, di quel poco che si conosce, è certo che si tratta di un periodo molto importante per lo sviluppo della cucciolata, è stato infatti dimostrato che le cagne accarezzate dall’uomo durante la gestazione danno alla luce cuccioli più socievoli e più docili nei confronti dell’uomo. Questo periodo spesso si sottovaluta e vengono commessi errori anche da parte dell’allevatore.

Dai quaranta giorni di gestazione si possono notare nei cuccioli comportamenti nuovi, come la suzione della zampa o del cordone ombelicale: questo comportamento può essere l’origine del mordicchiarsi la pelle con effetto rilassante dell’adulto.

Verso la fine della gestazione, i cuccioli compiono movimenti rotatori consapevoli che serviranno poi per il posizionamento al momento della nascita.

L’esistenza di interazioni tra il feto e la madre e tra il feto e l’ambiente esterno è stata dimostrata da alcuni esperimenti condotti su cagne in gestazione esponendole, nel primo caso ad uno stimolo stressante (uno sparo) evidenziando attraverso l’ecografo che le reazioni dei piccoli erano collegate alla reazione della madre, mentre nel secondo caso, dopo una sostenuta palpazione delle corna uterine giornaliera, si assisteva ad una diminuzione di reazioni da parte dei piccoli per abituazione allo stimolo.

Per quanto riguarda le interazioni tra feto e feto, si sa ancora poco. Alcuni studi evidenziano che ci possa essere un passaggio di ormoni maschili ai feti femminili, se si trovano vicini nell’utero; sembra infatti che le femmine che in utero di trovavano in mezzo ai due maschi, siano più assertive con i propri simili; altri scienziati, spiegano questo comportamento attribuendolo all’apprendimento per imitazione dei genitori (dominanti a loro volta).

Neonatale

Questo periodo include le prime due settimane di vita; i cuccioli nascono sordi e ciechi, non sono in grado di eliminare da soli e non sono nemmeno in grado di mantenere la temperatura corporea. In questa fase i cuccioli interagiscono solo con la madre per la ricerca delle mammelle, l’unico senso sviluppato è il tatto.

La madre stimola i cuccioli con la lingua, leccando la zona genitale fino ad arrivare all’ombelico affinché riescano ad evacuare e poi ingerisce tutto lasciando pulito il giaciglio. Questo comportamento, oltre ad essere fondamentale per la sopravvivenza dei piccoli, è importante affinché i cuccioli, da adulti, sappiano utilizzare la “sottomissione passiva”; è stato infatti dimostrato che cuccioli allevati dall’uomo e sollecitati per i bisogni senza essere capovolti a pancia in su, da adulti non erano in grado di manifestare la sottomissione passiva e ciò penalizza le interazione e le relazioni con i propri simili.

Nel periodo neonatale non ci sono particolari differenze per quando riguarda gli impulsi cerebrali nel cucciolo sveglio o nel cucciolo addormentato. Tuttavia oggi sappiamo che le connessioni interneuronali che il cervello non ha mai utilizzato si atrofizzano, mentre quelle stimolate si mantengono nel tempo.

I cuccioli correttamente stimolati a livello sensoriale in questa fase importantissima, possono avere dei benefici a livello comportamentale e psichico, migliorando la loro struttura cerebrale; a questo proposito esistono dei programmi specifici, come il nostro PSN (programma di sollecitazione neonatale).

Transizione

Questo periodo include la terza settimana di vita del cucciolo, nella quale si assiste ad uno sviluppo psicofisico molto rapido (apertura degli occhi, sviluppo dell’udito, eruzione dei denti, sviluppo delle capacità motorie e cominciano a nascere legami affettivi ed interazioni nella cucciolata).

I cuccioli iniziano ad avere la percezione di un tana sicura, in questa fase sono molto curiosi e si cominciano ad osservare reazioni condizionate come il sobbalzo a qualcosa che li spaventa o lo scondinzolio per accogliere la madre dopo una sua assenza.

I genitori cominciano lo svezzamento, rigurgitando cibo predigerito; questo è l’origine del comportamento affettivo e di “saluto” tra cani adulti, quando si leccano in bocca o si danno colpetti con il muso ai lati della bocca.

Verso la fine di questo periodo, si osserva un improvviso istinto dei cuccioli a seguire la madre anche fuori dalla tana. I cuccioli ora sono in grado di utilizzare la sottomissione passiva associata anche a forti strilli, come stimolo inibitorio.

Nella fase di transizione si può sottoporre i cuccioli a scoprire odori diversi per ampliare al massimo lo sviluppo dell’olfatto.

L’elemento più importante di questa fase è la scoperta del gioco tra i cuccioli, giocando apprendono comportamenti che serviranno anche in età adulta; è pericolosissimo separare la cucciolata in questo periodo, in quando si possono verificare gravi conseguenze sul comportamento.

Intendimento

Nella quarta settimana il cucciolo ha a disposizione tutti i sensi e cambia la sua percezione del mondo attorno a sé. In questo momento è importante non sconvolgere l’ambiente e non separarlo dalla madre e dai fratellini perché è in questo momento che avviene l‘imprinting vero e proprio, il momento in cui il cucciolo si rende conto di essere un cane.

I cuccioli si interessano sempre di più al cibo fornito dai genitori ed acquistano il diritto di prenderselo dalla bocca del genitore; per prendere il latte dalla mamma sono costretti a farlo in piedi, reggendosi solo con una zampa anteriore e facendo pressione sulla mammella con l’altra. Questo gesto, da adulto verrà utilizzato come segno di pacificazione, esprimendo lo stato emotivo di inibizione o timore.

I cuccioli iniziano a manifestare emozioni con comportamenti precisi e chiari: scodinzolano per esprimere gioia, amicizia ed eccitazione, abbassano e mettono la coda tra le zampe coprendo la zona genitale per esprimere paura e sottomissione.

In questa fase, i cuccioli escono dalla sala parto ed interagiscono con il mondo esterno, i genitori sono estremamente tolleranti permettendo ai cuccioli di essere liberi di fare esperienze ed il ruolo del padre diventa importantissimo per lo sviluppo di alcuni comportamenti come quelli di pacificazione, di sottomissione e del riconoscimento dell’autorità degli adulti. Al fine di una formazione caratteriale corretta dei cuccioli è importante la presenza del padre o di un maschio adulto equilibrato che possa sostituirlo. Attraverso queste esperienze si crea un legame di fiducia molto forte con il padre-maschio che poco alla volta comincia ad imporre ai cuccioli una disciplina in modo molto graduale; non è raro assistere a sgridate brusche da parte del maschio adulto verso i cuccioli, per allontanarli.

A seguito dell’imprinting si deve assolutamente affiancare il processo di impregnazione fornito dall’uomo ed è possibile farsi vedere, annusare e conoscere dai cuccioli, per dar loro la possibilità di affezionarsi all’uomo come con un conspecifico, altrimenti, la mancata impregnazione compromette la fiducia del cane verso uomo; è importante che i cuccioli interagiscano il più possibile con gli umani, coinvolgendo persone diverse anche di età diverse.

Socializzazione

Dalla terza alla dodicesima settimana di vita, ma può prolungarsi oltre; è in questa importantissima fase che si creano e si stabilizzano i rapporti sociali nella cucciolata, i cuccioli sono predisposti ad imparare a relazionarsi con altri cani, con altri animali. con altre persone e in ambienti differenti.

Questo momento è importantissimo per lo sviluppo caratteriale del cucciolo ed è compito del proprietario curare bene questo periodo.

Maggiori dettagli: ► Periodo di Socializzazione

Prima fase della paura

Tra l’ottava e l’undicesima settimana di vita si assiste ad un periodo molto delicato per il cucciolo che di fronte ad alcuni stimoli inizia a manifestare comportamenti di fuga; in questa fase è importante fare attenzione agli eventi che possono essere traumatici perché verranno vissuti con maggiore intensità e fissati nella mente come esperienze negative.

Ordinamento gerarchico

Dalla tredicesima alla sedicesima settimana di vita il cucciolo si inserisce nel branco trovando il proprio ruolo, il carattere è malleabile e l’ordinamento gerarchico dipende non solo dalla superiorità fisica, ma dall’intelligenza che viene messa alla prova e temprata (da zuffe e litigi) formando così anche il carattere. Il cucciolo è irrequieto ed appare aggressivo, ma è un processo naturale, questa fase è importante per la ritualizzazione del confronto, il cucciolo impara tutte le modalità espressive e di comportamento finalizzate ad intimorire l’avversario: rincorrersi, aggredire, abbaiare, ringhiare e tutte le mimiche di minaccia come i morsi dati a vuoto nell’aria.

Questi comportamenti appaiono esasperati, quasi teatrali, in quando l’obbiettivo è di intimorire ed allontanare l’avversario; il conflitto vero e proprio è raro, capita solo in soggetti di pari “tempra” e sicurezza.

Gli atteggiamenti sopra descritti si osservano chiaramente all’interno di un branco con altri cani, in famiglia si possono osservare atteggiamenti simili, ma se cresciuto correttamente imparerà presto a dosare i suoi impulsi ed a controllare l’aggressività arrivando a capire che non è la caratteristica vincente in un contesto familiare. In questo momento è quindi molto importante permettere al cane di relazionarsi con altri cani ed imparare a comportarsi con i suoi simili.

Adolescenza

Dai quattro ai sei mesi nelle taglie piccole, fino ai nove mesi nelle taglie grosse. In questa fase il cucciolo ha voglia di allontanarsi o scappare di casa, non risponde ai richiami, non considera i proprietari, l’educazione ricevuta in precedenza influisce molto quindi è sempre meglio arrivare a questa fase preparati. Il periodo finisce circa a 10 mesi d’età del cucciolo e varia molto in base alla taglia del cane (taglie grosse maturano tardi) ed alla razza.

In questo periodo il cucciolo cambia i denti da latte ai quelli definitivi (a sei mesi completa la dentizione permanente), tende quindi a mordicchiare molto, raccoglie oggetti e mastica tutto quello che gli capita a disposizione. Un comportamento fermo e coerente, può aiutare il cane, al contrario, i conflitti (sgridate ed interventi fisici) lo mettono in difficoltà; è sempre bene tenere a mente che il cane apprende anche per imitazione, il nostro comportamento ed atteggiamento devono essere per lui un esempio.

Seconda fase della paura

In questo periodo, che va dai sei ai dieci mesi, il cane mostra timore insicurezza davanti a situazioni nuove ad esempio rifiutandosi improvvisamente di avvicinarsi a qualcosa di sconosciuto. In questo momento è importante non entrare in conflitto con lui costringendolo e non bisogna cercare di consolarlo perché rinforzeremmo la sua paura. Le paure di un cane giovane devono essere trattate con pazienza e deve essere libero di decidere se affrontare il problema. Il compito del proprietario è creare delle situazioni facili da gestire per il cane, in modo che possa uscirne vincitore, affinché rafforzi la sicurezza in se stesso.

Pubertà

Dai sei mesi ai dodici (in base alla taglia ed alla razza), i cani raggiungono la maturità sessuale (primo calore nelle femmine e marcature con zampa sollevata nei maschi), il sistema nervoso centrale giunge alla sua definitiva maturazione, avviene anche una maturazione caratteriale e si osservano comportamenti come l’istinto di guardia e di protezione del territorio (in relazione con la maturazione sessuale ed il funzionamento di varie ghiandole ormonali). In questo periodo è troppo presto per pensare di farli accoppiare in quanto non è ancora terminato lo sviluppo fisico e caratteriale.

Periodo adulto

Questo periodo va tra i 2 e i 4 anni (a seconda della razza e della taglia del cane); tutto ciò che il cane ha appreso fino a questo momento accompagnato dal bagaglio genetico, formerà un individuo unico. Lo sviluppo fisico termina prima dello sviluppo caratteriale (tardivo nelle taglie molto grosse), l’osservazione del singolo soggetto è l’unico modo per determinare il completo sviluppo caratteriale.

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